Bankin Control e anatocismo cosa si intende
L’anatocismo si verifica quando il tasso di interessi viene applicato non solo al capitale, ma al capitale con gli interessi già maturati in precedenza, in questo modo si produce un effetto distorsivo dei saldi di conto corrente che a lungo andare raggiunge valori considerevoli. Le banche hanno sempre utilizzato la prassi dell’addebito degli interessi passivi ogni tre mesi, a differenza degli interessi attivi che vengono capitalizzati solo a fine anno.
Anche se nel codice civile viene espressamente vietata tale prassi, le banche grazie ad una vecchia sentenza della Corte di Cassazione hanno comunque utilizzato per lungo tempo tale modalità operativa. La stessa Corte però ha cambiato orientamento affermando definitivamente l’illegittimità di quanto addebito per anatocismo.
La prescrizione dell’azione
Nel decreto denominato “milleproroghe” del 2010, il governo tentò di abolire nei fatti la situazione di anatocismo o meglio la possibilità per il correntista di opporsi. Si prevedeva la drastica riduzione dei tempi di prescrizione delle cause di anatocismo, stabilendo che la prescrizione per far valere l’anatocismo dovesse partire dal giorno dell’annotazione della singola scrittura sul conto corrente.
La Corte Costituzionale, ha bocciato questa norma, dichiarandola incostituzionale, ripristinando di fatto il quadro normativo e giurisprudenziale precedente al decreto milleproroghe.
FASE DI ACCESSO DOCUMENTALE.
Pre-analisi GRATUITA degli estratti-conto trimestrali, diretta a rilevare tutti gli addebiti illegittimamente e arbitrariamente posti a carico del correntista.
Ricalcolo per la quantificazione del danno da richiedere alla banca.
Nessun addebito in ipotesi di eventuale archiviazione per esito negativo. La pre-analisi è completamente gratuita.
In caso di esito positivo
Redazione di dettagliata perizia tecnica, a cura di professionisti altamente qualificati, da utilizzare a supporto della formale richiesta di rimborso, NESSUN ANTICIPO RICHIESTO (si richiedono unicamente euro 200,00 oltre iva a titolo di spese di istruttoria).
Trattazione della vertenza in via extragiudiziale, direttamente con la banca, a cura di legali. In caso di mancata definizione, formalizzazione della domanda avanti l’organo di mediazione o tramite ricorso per “accertamento tecnico preventivo-conciliativo”.
Eventuale domanda giudiziale, fino alla conclusione della vertenza.
Se la banca a seguito della richiesta di documentazione o alla comunicazione dell’esito della perizia tecnica, in cui si evidenzia presenza di anatocismo o peggio usura, minaccia di revocare le concessioni di fido o emette decreto ingiuntivo per la chiusura dei conti ci si oppone dichiarando che il debito bancario NON E’ al momento della richiesta CERTO – ESIGIBILE E LIQUIDO. Alla opposizione dell’Istituto di Credito si contesta il reato di ESTORSIONE.
CENTRALE RISCHI: si diffida l’Istituto di credito a comunicare eventuali sofferenze alla Banca d’Italia e alla Centrale Rischi in quanto il DEBITO E’ IN CONTESTAZIONE.